Tutti i business di Perry Farrell | Rolling Stone Italia
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Tutti i business di Perry Farrell

Il frontman dei Jane’s Addiction si racconta: dal Lollapalooza alla realtà aumentata, dalla famiglia alla nascita del rock alternativo.

Credit: WENN.com / IPA

Credit: WENN.com / IPA

Si può dire che la miglior scelta della tua vita è stata quella di non vendere il marchio Lollapalooza (il grande festival rock fondato da Farrell nel 1991, ndt)?
Decisamente. Dal 1997 altri festival hanno conquistato visibilità, sparpagliando gli artisti più seguiti. Allora abbiamo deciso di metterlo un po’ a riposo. Se allora mi avessero detto “vendimelo a un milione di dollari”, avrei risposto “mai, mi farò seppellire con questo nome”. Ed ero al verde. Poi abbiamo fatto un nuovo disco con i Jane’s Addiction e io mi sono detto, “Sai che c’è? Farò un altro Lollapalooza, il carnevale non si fermerà”.

Ora hai investito un sacco di soldi in Kind Heaven, il progetto di esperienza in Realtà Aumentata a cui stai lavorando a Las Vegas. Perché?
A Vegas bisogna buttarsi. Mi sentivo tipo, “Wow, ho a che fare con gente davvero cazzuta, adesso”, che all’ultimo diceva: “Devi mettere più soldi”. All’inizio dicevo solo: “Non provateci, basta cazzate”. Ora posso guardare i miei partner e se quacuno prova a fottermi, gli dico che sono un imprenditore serio. Non sono più un ragazzino, sotto la tutela delle grandi agenzie o degli organizzatori di eventi.

Hai avuto una relazione complicata con tuo padre e hai lasciato casa a 17 anni. Questo ha influito sul modo in cui hai cresciuto i tuoi figli?
Per quanto tu possa essere impegnato, la tua prima preoccupazione dev’essere la famiglia. Siamo dei pastori. E se perdi una pecora, è un gran casino. Ricordo quando ho lasciato la California, in quanti guai mi sono cacciato. Ne ho parlato con mia moglie, Etty. Le ho raccontato di quella volta in cui stavo su uno yacht e, dico la verità, facevo il puttano. Sei da solo sulla Terra e la gente non vede l’ora di approfittare di te. Uno pensa, “Uno yacht? Figata. Mi berrò tutto il bar”. Poi la mia ragazza dell’epoca mi ha mollato per il proprietario

Cosa ti fa sentire vecchio?
I miei figli, perché non pensano che io sia figo. Quando vanno al Lollapalooza non vogliono camminarmi a fianco. Questa cosa mi uccide. Mio figlio rimane indietro con i suoi amici, apposta. Io gli ripeto di muoversi e lui, “Ma devo sempre andare in giro con te?”. In quel momento mi sento davvero vecchio, maledizione, e sfigato. Provo ogni mossa. Vado a fare skate con lui, e non sono affatto male, ma di certo sono il più vecchio della banda.

Ti ricordi quando ti hanno affibbiato per la prima volta il termine “alternativo”?
Mi sa che era il ’91. E sai perché ci hanno dato quella definizione? Era l’epoca in cui si parlava per la prima volta di energia alternativa, e iniziarono a dire “siete l’alternativa all’hair metal”. Anche se al Grammy, la prima volta in cui fummo nominati per un premio, ci definirono hard rock. Ce la vedevamo con Jethro Tull e Metallica, e vinsero i Jethro.

Non sei ingrassato di un etto da allora. Come fai?
farrell Mi piace nuotare e fare surf. Cammino con i miei cani per chilometri, ogni giorno. E poi, il sesso fa molto bene al fisico. Anche se cantare e ballare è un’altra cosa. Mangio poche cose, anche se amo il cibo e non sono un anoressico. Mi serve energia per vivere a modo mio, ma non devo mai sentire gli intestini attorcigliarsi.

Chi sono i tuoi eroi?
Attualmente il grande Schneerson (Menachem Mendel Schneerson, rabbino e filosofo ucraino naturalizzato americano, ndt). I suoi insegnamenti sono fantastici. Non so perché lo abbia letto così tardi.

Sei un Lubavitcher (movimento ebraico diffuso in tutto il mondo, ndt)?
Amo il movimento, e lo studio da tempo, soprattutto la notte. Non dormo mai più di tre ore di fila. Ma mi piacerebbe cambiare questa abitudine.

Qual è stato il tuo più grande momento di risveglio spirituale?
A inizio anni ’90 fui invaso da una carica di energia, ma non volevo cambiare vita. Per trovare la spiritualità bisogna mollare le droghe. Ho fatto sei operazioni negli ultimi anni e ho preso un sacco di medicine, oppioidi. Ho fatto anche parecchia festa in passato. Quando smetti con questa roba ti sembra un calvario. Ma è un dono che fai a te stesso.

Cosa ci dici dei Jane’s Addiction?
Torneranno. Saranno la prima resident band a Kind Heaven. Li ho voluti con me. Lo stesso per i Porno for Pyros (altra band di Farrell, ndt). E con noi ci sarà anche un’orchestra.