Siviglia

Chef Rubio ci ha portato con lui tra i tori e i cavalli andalusi per concludere il viaggio in sei tappe su Nove. Ecco l'ultimo capitolo della guida alternativa realizzata insieme al re dello street food

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SIVIGLIA, LA GUIDA ALTERNATIVA

Siamo stati con il re dello street food a ballare il flamenco, a domare i tori e a divorare tapas per concludere il viaggio in sei tappe affrontato insieme su Nove. Prima regola: a Siviglia non fidatevi dei barbieri

Per l'ultima tappa del viaggio in sei puntate su Nove, abbiamo seguito l'impavido Rubio nella sua missione alla ricerca dell'ombra nella città più barocca della Spagna. Faceva caldo e ristorarsi e dissetarsi era diventato un bisogno primario, anche più del solito. Abbiamo imparato a ballare il flamenco, dove mangiare le migliori tapas, ci siamo divertiti nei peggiori bar di Siviglia e abbiamo schivato le insidie dei famosi barbieri locali. Anche perché al giorno d'oggi i barbieri stanno un po' ovunque (non solo a Siviglia). Le piazze sulle quali si affacciano i monumenti principali della città come la Cattedrale e l'Alcàzar, ma anche e soprattutto le trappole per turisti, sono Plaza Triunfo, la Plaza de la Virgen de los Reyes e Plaza de España. La nostra ricerca dell'ombra prosegue per i quartieri di Santa Cruz ed El Arenal che conservano tuttora l'aspetto caratteristico dell'architettura sviluppatasi sotto la dominanza islamica: case basse con grandi patios, piazzette irregolari e soprattutto la vie strette e tortuose che vi salveranno dall'arsura estiva. Come al solito per conoscere il lato più vero della città è bene girare attorno al nucleo di Siviglia, anche se il minareto della Giralda merita quantomeno un passaggio. La torre campanaria della Cattedrale di Siviglia è una delle più grandi chiese del mondo, tipico esempio di architettura almohade in Spagna. Una delle usanze tipiche dello stile di vita andaluso, una vera e propria condizione mentale, è il flamenco: la danza gitana tipica dell'Andalusia.

Concedetevi una lezione di ballo o andate a vedere uno show al Museo del Baile Flamenco, mettetevi alla prova come quando la zia vi invita a una serata di liscio. In genere ci si diverte sempre. Un'altra antica tradizione spagnola molto presente a Siviglia è legata alla corrida. (Ah!) La tauromachia è forse il lato della cultura andalusa che meno ci appartiene, ma dietro al rito della morte vero e proprio c'è tutta una cerimonia di preparazione mentale e fisica che gira intorno alla figura del torero, dalla vestizione alla sua gestualità. È necessario tutt'altro tipo d'allenamento per affrontare invece la movida di Siviglia, ovviamente il re dello street food non poteva tirarsi indietro. Si parte con una cena non proprio leggera a base di tapas, i locals iniziano a cenare tardi per restare in giro tutta la notte e finire a far colazione con i tipici dolci fritti spagnoli: i, non proprio leggeri, churros. Dal Bar El Comercio al Kukuchurros, i più frequentati, qualunque posto scegliate per provarli ricordate poi che il miglior modo di smaltirli resta la ginnastica di coppia. O di gruppo, dipende da quanti ne avete mangiati. Per scegliere le migliori tapas, invece, è bene evitare i posti più blasonati – che non sono nulla di che – in favore di quelli a gestione familiare. Non fatevi fregare neanche dagli affettati e gli agrumi del posto, ne abbiamo di altrettanto tipici dalle nostre parti. Ecco cosa abbiamo imparato grazie a Chef Rubio su Siviglia, ultima meta de Il Ricco e il Povero.

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LA PUNTATA

Chef Rubio approda nella capitale andalusa, Siviglia, insieme a una delle voci più famose d’Italia: Francesco Pannofino. Chi dei due godrà di lussi sfrenati che solo la città più barocca della Spagna sa offrire e chi dovrà accontentarsi di qualche tapas?

POV

È l'acronimo di Point of View, si tratta del punto di vista di Chef Rubio, la sua prospettiva sulle cose, sui viaggi, sulle esperienze che vive e che 'assaggia'. Le condivide sul suo sito e da oggi anche in esclusiva con Rolling Stone. Sono racconti in prima persona, flussi d'immagini e video che produce in maniera indipendente seguendo un suo personale percorso di ricerca artistica che spera sia d'ispirazione anche per chi lo guarda. Con noi ha funzionato.
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