Marrakech

Siamo stati con Chef Rubio tra gli incantatori di serpenti e i fachiri del Marocco, anche questa volta siamo sopravvissuti. Ecco il nuovo capitolo della guida alternativa realizzata con il re dello street food

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Marrakech

Marrakech, LA GUIDA ALTERNATIVA

Siamo stati con Chef Rubio tra gli incantatori di serpenti e i fachiri del Marocco, anche questa volta siamo sopravvissuti. Ecco il nuovo capitolo della guida alternativa realizzata con il re dello street food

Per la tappa di mezzo di questo viaggio, abbiamo seguito Rubio tra le dune e sui cammelli per arrivare tra le mura rosse della città imperiale. La meta perfetta per chi ama il caldo, una città sempre in movimento, che si ferma solo durante le ore più calde della giornata. Freddolosi del mondo unitevi e andate a godervi il cima subtropicale semi-desertico di Marrakech dunque. Ricordatevi però che fuori dalle mura fortificate della città il deserto non avrà alcuna pietà di voi, evitate quindi di avventurarvi senza una guida o rischierete non ritrovare mai più la via di casa. Colori, spezie, datteri, lanterne, tappeti, argenti, specchi e mosaici, nel centro della Medina è possibile trovare davvero di tutto, ma preparatevi a contrattare come non avete mai fatto nella vita, a Marrakech riusciranno a tirarvi in mezzo e a vendervi di tutto. E alle loro condizioni. Quindi armatevi di una buona dose di pazienza e faccia tosta qb, solo così forse l’avrete vinta. Per arrivare alla Medina, il quartiere antico e centro vivo, in cui si trovano le bancarelle del souk, è possibile camminare sulle mura fortificate della città. Per questo itinerario caratteristico, è stato pensato anche un percorso in bicicletta. Per assaggiare i migliori cous cous, kebab e tajine è però consigliato spostarsi dal centro, non abbiate paura di avventurarvi tra le vie più strette della città perché difficilmente sfuggirete alle trappole alimentari per turisti di Jemaa el-Fnaa, piazza principale e centro vitale di Marrakech, al centro della Medina tra la Qasba e la

moschea della Kutubiyya. Il principale edificio religioso della città è un tipico esempio di architettura islamica almohade, quelle cupole sostenute da lunghi pilastri bianchi per intenderci. Per rilassarsi dopo le frenetiche attività commerciali avete due possibilità: rifugiarvi nei Giardini Majorelle, il paradiso tropicale in cui amava fuggire anche Yves Saint Laurent, o trovare un hammam che faccia al caso vostro. Ce n’è per tutte le tasche, sia per ricchi che per poveri, ed è lì che è possibile trovare per qualche ora la pace dei sensi nelle acque termali e tra le mani sapienti di massaggiatori ed estetiste. Anche in questo caso è consigliato preferire le esperienze multisensoriali delle hammam più popolari, dunque più economiche, alle lussuose spa marocchine, nonostante le atmosfere da mille e una notte tra baldacchini, legni pregiati e archi a sesto acuto. Provate a confrontare lo sfarzo dell’hotel Les Jardins de La Koutoubia con il folklore di quello in Place des Épices. In ogni caso sappiate che non mancheranno infusi, acque profumate e litrate di tè alla menta, un’ossessione tutta marocchina. Come le danze, in grado di rendere sensuale anche la più buzzica del reame. Come i tatuaggi all’henné o il narghilè, tradizione turco-egiziana molto in voga anche nei bar di Marrakech, rituale a base di tabacchi profumati e impregnati di melassa. Pare che alcuni locals riempiano i bracieri con sostanze meno convenzionali (e legali), ma noi non ne sappiamo niente.

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Ovvero quello che ha ascoltato Chef Rubio durante la sua permanenza a Marrakech e quello che avrebbe dovuto ascoltare secondo Rolling Stone

PLAYLIST CHEF RUBIO

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LA PUNTATA

Il nuovo viaggio di Chef Rubio passa per Marrakech con uno sfidante di tutto rispetto: Costantino Della Gherardesca è battagliero, non ha nessuna intenzione di vivere tra le pareti rosse da povero. Chi dei i due godrà delle migliori hammam e chi dovrà accontentarsi di barattare cammelli al bazar?

POV

È l'acronimo di Point of View, si tratta del punto di vista di Chef Rubio, la sua prospettiva sulle cose, sui viaggi, sulle esperienze che vive e che 'assaggia'. Le condivide sul suo sito e da oggi anche in esclusiva con Rolling Stone. Sono racconti in prima persona, flussi d'immagini e video che produce in maniera indipendente seguendo un suo personale percorso di ricerca artistica che spera sia d'ispirazione anche per chi lo guarda. Con noi ha funzionato.
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