Shade, Raige e Mixup hanno testato "Monster Hunter Generations" per Rolling Stone | Rolling Stone Italia
Gaming

Shade, Raige e Mixup hanno testato “Monster Hunter Generations” per Rolling Stone

Tre giovani rapper hanno recensito il nuovo titolo di Nintendo 3DS per noi. E qualcuno lo ha utilizzato come scusa per ritardare l'uscita del disco e/o sostituire la fidanzata

"Monster Hunter Generations" è in uscita per console Nintendo 3DS

"Monster Hunter Generations" è in uscita per console Nintendo 3DS

Abbiamo tirato in mezzo tre giovani rapper della scena italiana per recensire il nuovo GDR (gioco di ruolo) di casa Nintendo. Qualcuno di loro ha utilizzato il test come scusa per ritardare l’uscita del disco e/o sostituire la fidanzata, qualcun altro ha tirato fuori il suo animo nerd individuando alcuni dei tributi che la nuova release ha dedicato agli oltre dieci anni di Monster Hunter.

Shade
Parto col dire che sono onorato di poter recensire su Rolling Stone questo nuovo gioco non avendo io abbastanza tatuaggi per poter ambire alla copertina.
Ora non so se a parlare sia più il “meta-rapper”, la webstar, il campione di MTV Spit (spit, non split amici di Rolling Stone), il doppiatore, il maestro zen o il gelataio ma la Nintendo 3DS ha monopolizzato le mie vacanze diventando ufficialmente la mia nuova fidanzata facendo arrabbiare non poco la precedente, visto che spesso mi chiudevo in bagno per poterci giocare di nascosto.
Ammetto di dovermi ancora abituare alla funzione 3D, ma Monster Hunter mi ha davvero catturato con i suoi mille modi di personalizzare personaggio e percorso.
Senza contare che la grafica è di grande spessore per una console così piccola, mentre la giocabilità richiede un piccolo sforzo ma è davvero di livello. Grazie davvero Nintendo, adesso ho un buon motivo per ritardare l’uscita del disco.

Raige
Partiamo dal presupposto che non sono un accanito giocatore di videogiochi e che la mia console, regalatami dai miei amici per cercare di portarmi nel meraviglioso modo del gaming on line, ha preso più polvere che colpi in preda all’ira per non aver ucciso il “mostro finale”. Altrettanto francamente però, per uno cresciuto come me a pane (salame e ginger) e Terry Brooks (e/o Marion Zimmer Bradley), già la copertina di Monster Hunter Generations fa un certo effetto.

Superato lo shock, e lo sbalordimento iniziale, per questo schermo 3d finalmente si parte!
Il gioco ha una semplicità di utilizzo incredibile ed è davvero molto intuitivo, la personalizzazione massima del proprio personaggio è una chicca incredibile. Il mio, ovviamente, si chiama Raige ed è un misto tra Sagat (mamma Capcom nel cuore forever) e Ibraimovich. Persona squisita insomma.

La presenza del touch screen rende tutto più facile, anche per chi come me ha perso il callo da joypad. Lo schermo 3d della Nintendo 3DS XL è davvero XL e il regolatore della profondità aiuta non poco a trovare la propria impostazione migliore (ed evitare di perderci gli occhi) e rende questa esperienza di gioco davvero fighissima. Ritornando al gioco invece, la grafica è un po’ troppo “cartoon” per i miei gusti – e mi ricorda un GDR che mi ha rubato il sonno per tutta l’estate dei miei 18 anni – ma personaggi e ambienti sono davvero curati nei minimi dettagli. I mostri poi sono davvero bellissimi e io non vedo l’ora di diventare il Master Monster Hunter sotto l’ombrellone.

Per concludere: se avessi 15 anni il mio cuore sarebbe diviso equamente tra questo gioco (e questa Nintendo 3DS XL) e Alessia del 3° piano. Quindi obbiettivo centrato ancora una volta ragazzacci di Kyoto, occhi a mandorla ma ci vedete lungo eh?! Ora basta però, ho da prendere sto drago prima di citofonare ad Alessia.

Mixup
Non mi capita spesso di recensire una console. Anzi, mai. Perché tra le mie più grandi passioni ed ispirazioni, c’è anche quella dei videogiochi, ma davvero, non avrei mai pensato di finire ad esprimere il mio parere, su una rivista importante come questa, scrivendo di un prodotto altrettanto storico ed importante come questo. Ah, la Nintendo! Storie, grafiche, animazioni, musiche e ambientazioni che hanno segnato l’infanzia di milioni di ragazzi. Appena Rolling Stone mi ha chiesto se avessi voglia di parlare del nuovo Nintendo 3DS XL, il Mario Bros e il giovane Link che sono in me, hanno iniziato a scalpitare, facendomi ritornare alla mente un sacco di ricordi. Succede che arrivo in studio, e il mio caro amico\consigliere\fratello Oliver Dawson mi dice: «Mix! Guarda che ti hanno fatto un regalo, non so cos’è». Eccitato ed impaziente come il bambino del video storico, in cui scopre di aver ricevuto la “Nintendo 64”, come regalo di Natale (impossibile che tu non lo abbia mai visto, sei ancora in tempo!), scarto la mia sorpresa. Ecco, è successa più o meno la stessa cosa (Oliver ne è testimone). Nintendo 3DS XL, appunto, con tanto di Monster Hunter Generations in allegato. Un piccolo\grande capolavoro. Mi era capitato di giocare ai precedenti capitoli, ma quest’ultimo è la prova che Capcom si è superata, confermando l’epicità del titolo in questione ed eliminando ogni dubbio. Mille colori ed ambientazioni, che non hanno distaccato lo sguardo, nemmeno un secondo, dallo schermo del mio nuovo gioiellino. Una presentazione ed un’animazione del gioco, che mi hanno catturato fin da subito, dove istantaneamente, mi sono divertito a “pimpare” il mio personaggio. Adoro il fatto che tu possa dare uno stile, un look, un tono di voce, un carattere al tuo giovane guerriero. Ed ecco che, dopo averlo personalizzato a dovere, ho subito iniziato ad immergermi nella mia nuova avventura.

Quattro villaggi da difendere, un ampio arsenale di armi e una voglia sfrenata di conquistare tutto subito, dettata dalla voglia e dalla curiosità di scoprire e di appropriarsi di ogni risorsa, che ha da offrirti il gioco. Ma, attenzione, c’è da sudare. Eh si, perché Monster Hunter Generations non è il classico giochino, in cui spacchi scatole e premi ripetutamente un tasto a caso, sapendo che due volte su tre puoi cavartela. Assolutamente no. Fin da subito, mi son dovuto dar da fare, concentrandomi, per il livello d’impegno richiesto dal titolo. Non sottovalutate i vostri nemici, mai. Vi daranno parecchio filo da torcere. Ma una volta che ci avrete preso la mano, non potrete fare a meno di salire di livello, di possedere nuove armi, e dunque, di divertirvi il doppio, sentendovi parte della storia. In prima persona. Spettacolare, il fatto che tu possa completare l’avventura da solo, offline, o in modalità cooperativa, al fianco di altri giocatori. Spettacolare la grafica, nettamente migliorata e spettacolare l’animazione e i combattimenti, appunto. Ho detto troppe volte “spettacolare”? Ok, scusate.

Un fattore che va realmente premiato però, forse più dei punti elencati: le novità che Capcom ha inserito. Tra queste la modalità “cacciamaio”, in cui hai la possibilità di immedesimarti in un felyne, i simpatici gatti che fanno da supporto ai cacciatori. Fattore, questo, che va ad ampliare il divertimento laddove il tuo personaggio fa fatica ad arrivare, variando e premiando i ritmi incalzanti del gioco. Gli stili di combattimento sono molto diversi da loro e davvero molto accattivanti, soprattutto in modalità cooperativa. Ti colpisce la diversità delle mosse, i colori, la particolarità delle proprie abilità, non rischiando di cadere nella banalità e ripetitività, ma anzi, sorprendendoti in continuazione. Si può passare da uno stile offensivo, molto “sbilanciato”, ad uno stile aereo, basato sulla rapidità, rendendo il gameplay super fresco ed emozionante.

Personalmente, mi ritengo un giovane esordiente di fronte a questo capolavoro, ma allo stesso tempo mi sono sentito “accolto” benissimo. Monster Hunter Generations mi ha catturato all’istante, ma senza farmi “sedere”, dando un senso al mio tempo libero, richiedendo comunque un piccolo investimento di tempo per essere giocato ed apprezzato a pieno. Non è uno di quei giochi belli ma “antipatici”, arrivati al centesimo capitolo, di cui, se non li hai giocati dal primo, ti senti “tagliato” fuori. Ma non è nemmeno uno di quei passatempi, in cui ci giochi, solo perché non sai cosa fare. Tanto per essere chiari, è completo, esigente al punto giusto e davvero coinvolgente. Tra un disco e l’altro, un brano da scrivere e un progetto da portare avanti, ho impegnato la mia mente, tenendola allenata e rilassata, al tempo stesso. Poi, se siete ossessionati dal design delle console, Nintendo 3DS XL rappresenta il sodalizio, il compromesso perfetto tra stile e svago. Quindi, davvero, non avete motivo per rinunciare ad una partita, stringendo tra le mani questo fantastico ornamento da collezione. Ringrazio di cuore Nintendo per avermi viziato e Rolling Stone, per la possibilità concessami. Ora, perdonatemi, ma ho finito di registrare e ho scaricato nuovi arsenali da sfoggiare online, capitemi. A presto!

Altre notizie su:  Mixup Raige Shade Nintendo Shade