The X-Files, l'intervista a David Duchovny e Gillian Anderson | Rolling Stone Italia
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The X-Files, l’intervista a David Duchovny e Gillian Anderson | Leggi la recensione

Mulder, Scully e gli antenati dei "nerd" stanno per tornare con un nuovo capitolo della serie culto anni '90 e del genere sci-fi. Dal 26 gennaio su Fox Italia, canale 112

The X-Files sta per tornare, dal 26 gennaio su Fox al canale 112

The X-Files sta per tornare, dal 26 gennaio su Fox al canale 112

«Lo show è science fiction, ma noi non interpretiamo personaggi fantascientifici, siamo veri, lo siamo sempre stati»
David Duchovny


E con queste parole, e cori da tifosi e giornalisti insieme che ricorda moltissimo, per me che son interista, il Triplete, comincia il junket intervista per X-Files, cult show mondiale (guardato illegalmente persino in Cina); primo show in cui i “nerd” – precursori di Big Bang Theory e Silicon Valley – erano da rispettare e temere, e non da deridere; show iconograficamente importante per la mia crescita televisiva statunitense; show che ha cambiato le mie abitudini da licantropo del lunedì sera (Fox TV qui a Los Angeles), show che ha vinto qualcosa come 5 Golden Globes, Bafta, Screen Actor Guild Awards, 6 Emmys ed altri 88 Premi; show che ci ha fatto conoscere ed amare Chris Carter, Scully e Mulder… Il tutto giocando con psiche, fobie e paure del nostro inconscio. Tecnicamente all’avanguardia, narrativamente incalzante, spettacolare per quanto riguarda personaggi e make up, alcune puntate, sono a livello di L’Esorcista, dove era meglio stare fucking svegli che crollare di sonno.

Il cast di "The X-Files" durante la conferenza stampa. Il bacio è per il nostro inviato a Los Angeles, dietro la fotocamera, Roberto Croci a.k.a. La Bestia

Il cast di “The X-Files” durante la conferenza stampa. I baci (e le duck face) sono per il nostro inviato a Los Angeles, dietro la fotocamera, Roberto Croci a.k.a. La Bestia

 

Fox Mulder e Dana Scully, per nove anni gli agenti FBI sono stati gli alter ego di David Duchovny e Gillian Anderson (finalmente un’altra rossa, dopo Julianne Moore) nel famoso sci-fi show degli anni ’90, The X-Files. Entrambi alla ricerca della verità dietro eventi paranormali, assurdi. inspiegabili, forse alieni, forse incubi, forse complotti e cospirazioni politiche. Di sicuro la musica era terrorizzante, poche note al sintentizzatore con un eco sinistro, composta dal geniale Mark Snow, grande fan di Stravinsky, Prokofiev, Bartok, Ravel, e Jerry Goldsmith, il maestro responsabile per la colonna sonora de Il Pianeta Delle Scimmie, quello vero, quello del 1968 con Charlton Heston.

Dopo 14 anni di assenza dal piccolo schermo e due film, The X-Files ritorna in Italia dal 26 gennaio su Fox Italia. Mi sembra solo opportune, porre qualche domanda a David Duchovny e Gillian Anderson, per voi mofos di Rolling Stone… Specialmente per quelli di voi che fanno i fighi e poi non hanno mai visto la serie.

Dopo il trailer partiamo:

How are you guys?
DD:
Great Man! Abbiamo appena visto uno degli episodi che dovevamo commentare per la versione DVD. Ci è piaciuto molto, eravamo così presi dalla storia che ci siamo dimenticati di fare commenti! Sarà il peggiore contenuto della storia dei dvd.
GA: Sei sempre stato un uomo di poche parole…

sono cambiate tante cose
ma non la sigla

Ok, entriamo nei dettagli. La sigla dello show è identica a quella del primo episodio. WTF, Perché non cambiarla?
GA: Nessuno voleva prendersi la responsabilità che fosse una schifezza! No, scherzo. Chris Carter ha chiesto una nostra opinione e a tutti sembrava sacrilegio cambiare una sigla talmente perfetta, unica, originale, così hanno deciso di tenerla. Una sigla che ci ha accompagnato per 202 episodi, doveva apparteneva anche a questa nuova serie. Per quanto riguarda lo show, tante cose sono cambiate. Sia David che io siamo diversi, più bravi come attori (ridono), siamo ad un punto della nostra carriera dove possiamo permetterci di fare delle scelte professionali che vanno oltre lo stipendio, oltre il vile denaro (DD fa segno di no con la mano). Non eravamo interessati a riprendere dalla chiusura dell’ultima puntata, volevamo recitare in uno show che potesse avere idee nuove, essere stimolante per entrambi.
DD: La base e l’inspirazione profonda dei nostri personaggi non è cambiata, ma allo stesso tempo siamo molto diversi, sia emotivamente che spiritualmente. Mulder è depresso, non è più l’uomo di una volta, quello in grado di motivare l’universo, è un goof, stupido e maldestro, non certo eroico, si è quasi arreso alla vita. Non è stato facile riprendere a recitare con lui in quello stato…

nei ‘90 eravamo conosciuti nei posti più impensabili, anche nella giungla amazzonica

Perché avete accettato di ritornare?
DD: Non avevo altre offerte…(ride) No, per me The X-Files è sempre stato uno show molto speciale, l’inizio della mia carriera. Fox è un personaggio che non mi ha mai lasciato, sono stato sempre molto orgoglioso di lui. E poi sono onorato del fatto che ci sono dei fan che vogliono rivederlo sullo schermo, è un complimento poter interpretare un mio vecchio amico, lavorare con gente che ho sempre amato ed ammirato.

Mulder è un personaggio che non mi ha mai lasciato


GA: Quando ho finito di girare l’ultimo episodio, l’ultima cosa che volevo fare era recitare ancora. Quando passi 9 anni della tua vita, 14 ore al giorno con la stessa persona non ti rendi conto di quanto sia deleterio per la tua salute mentale. Poi cresci e capisci che tutte le cattiverie che hai addossato alla tua co-star erano solo sintomo di stress è stanchezza, sia fisica che emotiva. Tornare è stato come fumare il calumet della pace.
DD: C’è anche da dire che siamo passati dal completo anonimato alla celebrità più incredibile, stiamo parlando di stardom mondiale, eravamo conosciuti nei posti più impensabili, anche nella giungla amazzonica. Entrambi eravamo stressati, ma quando ci hanno proposto la nuova serie abbiamo capito che eravamo pronti a dimenticare tutti i problemi di 20 anni di relazione.

Dopo i primi 6 episodi, ne prevedete altri?
GA: Troppo presto per dirlo. Se la nuova serie avrà successo forse diventeranno 9, magari 12. Per ora siamo contenti di quello che abbiamo fatto, aspettiamo la reazione del pubblico.

L’unico modo per far finire gli X-Files sarebbe ucciderci

DD: Per Chris Carter gli X-Files non finiranno mai, per lui non esiste una fine, forse l’unico modo sarebbe ucciderci. La struttura di questo show è molto particolare, c’è sempre la possibilita di fare di più. La cosa interessante è che ogni puntata ha un feeling diverso, nell’arco di una stagione ci sono vari generi che si intrecciano: horror, thriller, mitologia, commedia, sempre con un fondo romantico unito al sapore di computer geek. Ogni scrittore ha il suo stile, Chris Carter is the genius, è unico, anche se Darin Morgan non scherza, un pazzo, fuori di testa! E poi c’è Glen Morgan che ha scritto e prodotto alcuni degli show più belli degli ultimi 20 anni. Non è facile adattarsi per ogni episodio ad ogni scrittore e al mood della puntata. Per questo ci pagano bene!” GA “Gli scrittori fanno lo show, noi interpretiamo le loro parole, i loro pensieri. Credo che le nuove storie piaceranno, ma di sicuro non sarà facile accontentare tutti”.

Per prepararvi, avete riguardato alcuni vecchi show?
DD: Se devo essere sincero, non guardo una puntata di X-Files da una vita. Ho visto qualche episodio qualche anno fa con mia figlia, ma aveva abbastanza paura. In realtà guardo poca televisione, con mia figlia guardo The Bachelor, che secondo me è molto più terrificante degli X-Files!
GA: Abbiamo passato anni sul set, impossibile dimenticarci chi siamo! Passando del tempo insieme riemergono tanti ricordi. Ci siamo preparati molto 20 anni fa, non abbiamo bisogno di riscoprire Scully e Mulder. Siamo Scully e Mulder.

Duchovny: La mia recitazione nei primissimi episodi è tremenda


La sorpresa più grande quando vi siete rivisti per la prima volta?
DD:
Ho scoperto che Gillian ha scritto due libri di science fiction thriller. Non lo sapevo, non me l’aveva mai detto!
GA: “Aveva” è perché anch’io ho scoperto che David ha scritto un libro, si intitola Holy Cow: A Modern-Day Dairy Tale. Bellissimo, la storia di Elsie, una mucca, che insieme a un tacchino e un maiale, dopo essere stati sconvolti da un documentario sull’industria della carne, decidono di scappare da una fattoria. Mi sono divertita molto.

Qualche episodio dei vecchi X-Files che vorreste dimenticare?
DD:
I primissimi. La mia recitazione è tremenda. Vorrei scomparissero dalla faccia della Terra!
GA: Mi vergogno solo di alcuni vestiti dal gusto discutibile… Oltre al taglio dei capelli… Alcuni sono inguardabili …e visto che adesso sono bionda.. Vi rivelo che nella serie nuova, porto…

Cosa… cosa…. ?? E così, come sono apparsi, spariscono dietro alla sala. Alla prossima ragazzi.