Pasolini e l’invenzione della borgata
45 anni dopo la sua morte il 2 novembre 1975, si può dire che a Pasolini debba qualcosa chiunque abbia preso in mano una macchina da presa e sia sceso in strada a filmare «quartieri molto duri»
45 anni dopo la sua morte il 2 novembre 1975, si può dire che a Pasolini debba qualcosa chiunque abbia preso in mano una macchina da presa e sia sceso in strada a filmare «quartieri molto duri»
Il ‘figlio di’ uccide (simbolicamente) il padre. E fa fuori tutti i cliché del ‘giovane volto italiano’, prendendosi i ruoli migliori (dal nuovo atteso Mainetti alla serie-biopic su Totti) e piazzandosi tra gli autori di domani. Con ‘I predatori’, l'esplosivo esordio alla regia di chi è arrivato per restare
Il documentario ‘Mi chiamo Francesco Totti’ di Alex Infascelli è la moviola della vita del Capitano. Ma, in fondo, anche una storia che ci riguarda tutti
Abbiamo incontrato il cantautore brasiliano per il documentario fuori concorso a Venezia 77 ‘Narciso em férias’, che ripercorre il suo arresto nel 1968. Ma che si schiera anche contro il governo di Bolsonaro di oggi
Abbiamo incontrato l’attore insieme a Claudio Noce, regista del film in concorso a Venezia 77. Una storia generazionale nell’Italia “di piombo”, per fare i conti con un passato che pesa ancora
Lo sostiene 'La mafia immaginaria’, minuzioso volume-ricerca sui titoli del mafia-movie italiano, che mette sotto accusa settant'anni di rappresentazione di Cosa Nostra. Non senza far discutere
Il teatro, la radio, la tv, il cinema, la scrittura, l'opera lirica. Oggi compie un secolo un'icona a cui tutti devono qualcosa: le "milanesi" che la vedono come vertice di emancipazione, la comunità queer, i maschi in termini di autocoscienza
31 anni. Un debutto potentissimo, ‘La terra dell’abbastanza’, e un'opera seconda già cult, ‘Favolacce’. Una sceneggiatura supervisionata da Paul Thomas Anderson in canna. Una serie (noir, ovviamente) in arrivo. Damiano e Fabio D’Innocenzo sono il futuro del cinema d’autore italiano. Provate a darci torto
Nel film tv 'Permette?', Edoardo Pesce lavora ai fianchi di un personaggio che pensiamo di conoscere benissimo, ma di cui in realtà conosciamo soltanto gli esagerati cialtroni italiani che ritrae nei suoi film
Dal romanzo-inchiesta di Saviano, Stefano Sollima firma la sua serie più internazionale: uno sguardo dall'interno sul mondo della cocaina, dove però non 'pippa' nessuno. Tra il tocco da gangster-sceneggiata e il post-rock dei Mogwai, la cifra del nostro autore più action diventa sempre più inconfondibile
L'intervista di 'Rolling Stone', il fumetto dimenticato, il film che non girò mai, la delusione dopo aver provato l'LSD: il 20 gennaio del 1920 nasceva il più grande. E noi proviamo a raccontarvelo da un prospettiva un po' diversa
Uno dei più grandi autori italiani porta sullo schermo la sua ossessione da quando era bambino: 'Pinocchio'. E sfata la maledizione cinematografica del burattino di Collodi, firmando una favola «che possa incantare grandi e piccoli»
Ha curato in incognito la colonna sonora di 'Moschettieri del Re'. Perché quella dev’essere di Luca Medici, “quasi musicista”, e non di Zalone. Incontro in esclusiva con uno che prendeva per il culo i cantanti. E che ha scritto per Mina e Celentano.
Con “Sulla mia pelle” ha “strappato er core” al suo pubblico, e questa è la sua gioia più grande. La storia di un attore di strada diventato un numero uno, su Netflix e al cinema
Nonostante la produzione di Rick Rubin la band di Billy Corgan torna con un disco che ricorda tutti gli altri, eterno complesso d'inferiorità compreso
Parlamentari che si vergognano di esserlo, Di Maio incravattatissimo e Grillo che la fa fuori dal vaso insultando gli Asperger: siamo stati a Roma per il raduno del Movimento 5 Stelle, tra residui di rabbia da smaltire e ricordi gastronomici indimenticabili.
Per fare i conti con la "broken politic", il razzismo e l'indifferenza globale, Four Tet e i Massive tornano ai sound system e al suono degli spazi occupati
Ritorna una delle più famose storie d’amore del cinema, con Gaga nel ruolo che fu di Judy Garland e Barbra Streisand. Diretta da un Bradley Cooper più tenerone che mai. Li abbiamo incontrati dopo la première veneziana.
Insieme all'attore che ha portato sullo schermo Stefano Cucchi fra le vie romane in cui è cresciuto, tra il cinema di quartiere e i "matti" di Trastevere
Come in Mamma Roma di Pasolini, il film racconta di un ragazzo morto in carcere e della ricerca di rispettabilità della sua famiglia. Intanto, da Venezia, la sorella di Cucchi ha dedicato a Matteo Salvini.
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